ROBERTO IL GUISCARDO E SICHELGAITA
I normanni a Salerno
Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, è stato il primo principe normanno di Salerno, che sotto la sua guida nell’XI secolo divenne capitale di un principato che comprendeva quasi tutto il meridione d’Italia. Roberto è stato uno dei personaggi più influenti della sua epoca. Sesto figlio di Tancredi, venne in Italia a combattere come mercenario insieme ai suoi fratelli, che erano al soldo dei signori longobardi. Grazie alle sue abilità in battaglia e alla sua furbizia, in pochi anni combatté in gran parte del sud Italia e sposò, in seconde nozze, la principessa longobarda Sichelgaita di Salerno. Sichelgaita, che gli storici definiscono “nobile, bella e saggia”, pur rimanendo fedele alla tradizione dinastica della sua gente, riuscì abilmente ad integrarsi nel nuovo sistema, influendo sulle decisioni del marito e favorendo l’unione tra le culture longobarda e normanna. Una felice unione storica, che è stata fonte d’ispirazione per l’imprenditore Domenico Postiglione, fondatore della Tenuta dei Normanni, che si estende per 14 ettari sulle splendide colline di Salerno che furono riserva di caccia prediletta dai principi e dai nobili normanni.
La nostra storia
1993
Inizio lavori
Risale al 1991 il progetto di recupero della vasta area della collina di Giovi a Salerno, ma è nel 1993 che partono i lavori di sistemazione idrogeologica e la Tenuta dei Normanni inizia a prendere forma.
2005
taglio del nastro
Dopo circa 15 anni di lavori, il Centro sportivo è la prima area della Tenuta dei Normanni a essere inaugurata, con impianti per il calcetto e per il tennis, spogliatoi e servizi.
2009
parco e villa
Aprono le porte al pubblico per ospitare matrimoni ed eventi le due sale, del Normanno e Pedrera, e i suggestivi spazi esterni, Garden e Anfiteatro, immersi in un’oasi di ulivi.
2012
rito civile
La Tenuta dei Normanni è la prima location riconosciuta dal Comune di Salerno per la celebrazione ufficiale delle cerimonie di matrimonio civile in loco.
2013
foresteria family
Si inaugura l’accoglienza turistica, con un complesso di case vacanza indipendenti: 4 appartamenti, dotati di ogni comfort, ideali per un soggiorno di relax nella natura.
2016
eventi in arena
L’Anfiteatro dei Normanni, con i suoi 1.500 posti sulle gradinate e 400 in platea, diventa scenario di eventi culturali e spettacoli da vivo.
2020
festival colline
Viene promossa la prima edizione del Festival delle Colline Mediterranee, ideato dall’associazione culturale Do.Po. ispirata al fondatore della Tenuta, Domenico Postiglione.
2021
foresteria suites
L’ospitalità si arricchisce di 9 nuove case vacanza, pensate per il destination wedding e per i turisti, che portano a 60 il numero complessivo di posti letto della Tenuta.
il sogno e la visione
Una storia lunga trent'anni
Era il 1990 quando Domenico Postiglione, imprenditore e dottore in Agraria, si innamorò di un terreno delle colline salernitane e decise, forgiandolo, di dare forma al suo sapere e alla sua creatività: 14 ettari, abbandonati dai contadini che coltivavano grano e viti, sarebbero stati l’argilla da modellare. Non si fece intimorire dalla vastità del terreno incolto né dalla difficoltà dell’impresa, perché era ben più vivida in lui l’immagine di quella terra di nuovo rigogliosa, pronta ad una piena rinascita nel rispetto della sua vocazione naturale.
In un’ottica di valorizzazione ambientale e turistica polifunzionale, nel 1993 iniziò i lavori di sistemazione idrogeologica, miglioramento fondiario e messa a dimora di un vasto uliveto. Mani sapienti di tanti artigiani cominciarono a realizzare muri paraterra con la pietra arenaria del sito e il maestoso anfiteatro, costruito nell’avvallamento di una cavea naturale.
Il sogno di Mimmo Postiglione, il disegno nato nel suo cuore e trasformato in progetto dalla sua mente lungimirante, è divenuto in questi trent’anni una straordinaria realtà, grazie ad un lavoro inesausto, una passione tenace, una visione che non si ferma mai e ancora oggi dà i suoi frutti.
Il futuro è tracciato, nel solco del progetto sempre vivo e attuale del giovane imprenditore che seppe vedere un’oasi da sogno in una terra abbandonata e seppe realizzarla con la sensibilità di preservare l’ambiente naturale e lo spirito del luogo.